GOVERNANCE

Corporate Governance e Accountability: pillar ESG



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La Corporate Governance e Accountability rappresentano oggi elementi centrali per valutare l’affidabilità e la sostenibilità di un’organizzazione. Strettamente connessi alle strategie ESG questi concetti stanno assumendo un ruolo centrale nella gestione del rischio, nella prevenzione di pratiche scorrette come il greenwashing e nell’adeguamento alle normative climatiche e di compliance

Pubblicato il 29 mag 2025



Corporate Governance e Accountability

Cosa si intende per Corporate governance e accountability

La sostenibilità aziendale passa anche attraverso la qualità del governo societario e la capacità delle imprese di rispondere in modo trasparente alle aspettative degli stakeholder con le strategie di corporate governance e accountability

Corporate governance e accountability si riferisce al sistema di regole, pratiche e processi mediante i quali un’azienda è diretta e controllata unitamente ai principi di responsabilità di individui o organizzazioni nel rendere conto delle loro azioni, nell’accettare le responsabilità e nel divulgare i risultati in modo trasparente.

Che cos’è nello specifico la Corporate Governance

La Corporate Governance oltre a riferirsi a regole, pratiche e processi attraverso cui un’impresa viene diretta e controllata comprende la struttura del consiglio di amministrazione, le politiche di gestione, i meccanismi di controllo interno e i rapporti tra i diversi attori aziendali, come gli azionisti, i manager e i dipendenti.

La governance deve garantire trasparenza, efficienza nella presa di decisioni e un allineamento degli interessi tra management e stakeholder. È un fattore determinante per attrarre investimenti, costruire fiducia e assicurare continuità nel lungo periodo.


Accountability: la responsabilità di rendere conto

Il concetto di accountability si riferisce alla responsabilità di un’organizzazione o dei suoi dirigenti di spiegare, giustificare e assumersi la responsabilità delle proprie azioni e decisioni. In ambito aziendale, ciò si traduce in una rendicontazione accurata e trasparente delle attività svolte, dei risultati ottenuti e dell’impatto generato.

L’accountability non si limita al rispetto formale delle regole: implica un impegno etico verso la verità, la trasparenza e l’integrità. Una governance efficace è dunque sempre accompagnata da solide pratiche di accountability.


Corporate governance e accountability: da dove nasce e come si è sviluppata

La corporate governance e l’accountability hanno radici profonde nella storia economica e aziendale, evolvendosi nel tempo in risposta a cambiamenti economici e alle normative.

La nascita della corporate governance può essere ricondotta all’era della rivoluzione industriale, quando le aziende iniziarono a crescere in dimensioni e complessità. Con l’aumento delle dimensioni aziendali, iniziò a crescere la necessità di un sistema strutturato per gestire e controllare le operazioni aziendali, portando alla formazione dei primi consigli di amministrazione.

Il Security Act e il Security Exchange Act negli USA

Negli anni ’30, a seguito della Grande Depressione, furono introdotte normative più rigorose negli Stati Uniti, come il Securities Act del 1933 e il Securities Exchange Act del 1934, per proteggere gli investitori e promuovere la trasparenza finanziaria. Queste leggi segnarono un passo significativo verso una maggiore accountability aziendale, imponendo alle società quotate in borsa di fornire informazioni finanziarie accurate e trasparenti.

Rapporto Cadbury del 1992 nel Regno Unito

Negli anni ’70 e ’80, la corporate governance divenne un tema centrale a causa di vari scandali aziendali e crisi finanziarie. Questo periodo vide l’introduzione di codici di condotta e linee guida per migliorare la trasparenza e la responsabilità nelle aziende. In particolare, il Rapporto Cadbury del 1992 nel Regno Unito stabilì principi fondamentali di corporate governance e accountability, come la separazione tra il ruolo del presidente e dell’amministratore delegato e l’importanza di avere amministratori indipendenti nei consigli di amministrazione.

Il Sarbanes-Oxley Act del 2002 negli USA

L’inizio del XXI secolo fu segnato da scandali aziendali di grande portata, come quelli di Enron e WorldCom, che evidenziarono gravi lacune nei sistemi di corporate governance e accountability. In risposta, furono introdotte normative più severe, come il Sarbanes-Oxley Act del 2002 negli Stati Uniti, che rafforzò i requisiti di trasparenza finanziaria e la responsabilità dei dirigenti aziendali.

Il ruolo della globalizzazione e della digitalizzazione

La corporate governance e accountability continua a evolversi, influenzata da fattori come la globalizzazione, la digitalizzazione e le crescenti aspettative degli stakeholder in termini di sostenibilità e responsabilità sociale. Le aziende sono sempre più chiamate a dimostrare non solo la loro performance finanziaria, ma anche il loro impatto sociale e ambientale. L’accountability in particolare è diventata un elemento chiave per costruire fiducia e credibilità, con le aziende che adottano pratiche di governance più trasparenti e inclusive per rispondere alle esigenze di un panorama economico e sociale in continua evoluzione.

Corporate Governance e ESG: un legame strategico

Negli ultimi anni, la governance è diventata uno dei tre pilastri dell’approccio ESG. La “G” rappresenta il modo in cui le imprese si organizzano per prendere decisioni, gestire i rischi, garantire la trasparenza e prevenire comportamenti non etici.

Il ruolo della governance nel garantire una sostenibilità reale

Una governance debole può vanificare anche le migliori politiche ambientali e sociali. Al contrario, un sistema di governance solido permette:

  • il monitoraggio delle performance ESG;
  • la definizione di obiettivi chiari e misurabili;
  • la prevenzione di pratiche scorrette (come il greenwashing);
  • una gestione responsabile del rischio climatico e normativo.

L’evoluzione della governance nell’era della sostenibilità

Negli anni, la governance ha assunto un ruolo più ampio e complesso. Oggi non basta più garantire solo il ritorno economico per gli azionisti: le imprese devono rispondere anche agli stakeholder sociali e ambientali.

Trasparenza, diversità, inclusione, partecipazione: i nuovi driver

Tra le tendenze che stanno caratterizzando gli sviluppo in termini di corporate governance e accountability vanno segnalati:

  • Board più diversificati, in termini di genere, competenze e provenienza geografica;
  • Coinvolgimento degli stakeholder nei processi decisionali;
  • Rendicontazione integrata, che unisce performance economiche, sociali e ambientali;
  • Risk management orientato alla sostenibilità, con strumenti dedicati a valutare l’impatto ESG.

Il rapporto tra Corporate Governance e Accountability e Risk Management

Il rapporto tra corporate governance, accountability e risk management è fondamentale per garantire la sostenibilità e la resilienza a lungo termine di un’azienda. Questi tre elementi sono strettamente interconnessi e si influenzano reciprocamente.

Il risk management, o gestione del rischio, è un componente cruciale che si integra costantemente con la corporate governance e l’accountability. Si tratta del processo di identificazione, valutazione e mitigazione dei rischi che potrebbero influenzare negativamente l’azienda e che hanno un impatto sulla sua governance e sulla sua accountability. Un’efficace gestione del rischio permette di prevenire perdite finanziarie, danni reputazionali e difficoltà nella gestione delle partnership aziendali. La corporate governance e l’accountability stabiliscono a loro volta abche le politiche e le procedure per il risk management, assicurando che i rischi siano gestiti in modo proattivo e strategico in modo coerente con le strategie aziendali.

L’integrazione tra risk management e corporate governance e accountability

L’integrazione del risk management nella corporate governance è poi un fattore decisivo affinché i rischi siano considerati nelle decisioni strategiche. I consigli di amministrazione devono essere nella condizione di conoscere con precisione i rischi aziendali per poter valutare e decidere le strategie più appropriate per mitigarli. Questo approccio richiede una governance basata su una stretta collaborazione tra i dirigenti, i responsabili del rischio e il consiglio di amministrazione.

Corporate governance, accountability e risk management sono interdipendenti e si rafforzano a vicenda. Una governance solida promuove l’accountability, assicurando che le decisioni siano prese in modo responsabile e trasparente. Allo stesso tempo, un’efficace gestione del rischio è essenziale per proteggere l’azienda da potenziali minacce e garantire la sua sostenibilità a lungo termine. In un mondo aziendale sempre più complesso e interconnesso, l’integrazione di questi elementi è cruciale per il successo e la resilienza delle organizzazioni.

Rischi legati alla Corporate Governance e Accountability

Abbiamo visto che la Corporate Governance e l’Accountability devono essere strettamente integrati con il risk management per prevenire, gestire, ridurre l’esposizione ai rischi delle imprese. Diventa però sempre più necessario nelle imprese affrontare anche i rischi che possono essere legati a una Corporate Governance e Accountability non corretti o, in certi casi, alle aspettative dei mercati in cui operatono le imprese. Appare dunque importante analizzare anche questi rischi e capire come la governance si misura anche in capacità di gestione della risk readiness.

Conflitti di interesse e scarsa trasparenza

Tra gli esempi di possibili rischi occorre citare la mancanza di indipendenza del consiglio di amministrazione, la concentrazione di potere e l’opacità nelle comunicazioni. Si tratta di tipologie di rischi che possono generare problematiche di corporate governance e accountability e che si concretizzano in

  • comportamenti opportunistici da parte dei manager;
  • perdita di fiducia da parte di investitori e stakeholder;
  • scarsa capacità di anticipare crisi reputazionali o operative.

Accountability limitata: quando le imprese “non rendono conto in modo abbastanza chiaro e comprensibile”

Un sistema di rendicontazione poco strutturato o manipolabile può celare inefficienze, comportamenti scorretti e mancato raggiungimento degli obiettivi dichiarati. Nel caso della rendicontazione di sostenibilità questo rischio è ancora più evidente in quanto in molti casi la stesura del bilancio di sostenibilità è un processo nuovo che va consolidato e che spesso è soggetto all’evoluzione della stessa normativa ESG. Un esempio è rappresentato dal Pacchetto Omnibus UE e dalle diverse interpretazioni e possibilità che apre ad esempio in merito alla normativa CSRD Corporate Sustainability Reporting Directive.


Rischi ESG: i pericoli legati alle diverse forme di greenwashing

Tra i rischi ESG più diffusi soprattutto in questi ultimi anni c’è certamente da considerare il greenwashing, ovvero la pratica di presentare un’impresa come più sostenibile di quanto sia realmente, attraverso campagne di comunicazione ingannevoli o attraverso dati amplificati o addirittura falsi.

Una governance debole rischia di non esercitare un sufficiente livello di controllo sia a livello di generazione di dati sia sul piano delle modalità di comunicazione. In questo senso ci sono almeno tre esempi sui quali occorre prestare una particolare attenzione:

  • la difficoltà di verifica della coerenza tra dichiarazioni e pratiche;
  • la difficoltà di prevedere controlli indipendenti sui dati ESG;
  • la consapevolezza di esporre l’impresa a gravi rischi reputazionali e sanzioni.

I principali segnali da monitorare


Rischi legati al cambiamento climatico

La Corporate Governance e Accountabiltiy deve affrontare in modo strategico i temi legato al cambiamento climatico in un ambito di sviluppo che pone la governance climatica a tutti gli effetti come un’esigenza strategica.

Le imprese devono infatti valutare i rischi fisici (eventi climatici estremi, scarsità d’acqua) e i rischi di transizione (nuove normative, cambiamento nei comportamenti dei consumatori).

La governance climatica prevede:


Rischi legati alla compliance normativa

L’intensificarsi delle normative ESG e delle climate law (come la CSRD, la Taxonomy UE, la e) impone alle imprese di dotarsi di sistemi di compliance aggiornati; di mappare i requisiti normativi rilevanti; di rendicontare in modo standardizzato e comparabile.

Occorre poi considerare che la mancanbza di attenzione a livello di compliance può impattare pesantemente sul conto economico per le sanzioni economiche; per la possibile esclusione da appalti pubblici o fondi di investimento e per i possibili danni reputazionali duraturi.


Corporate Governance e Accountability come leva di competitività sostenibile

La Corporate Governance e l’Accountability non devono però essere interpretati solo come compliance o come adempimenti regolatori, ma rappresentano dei veri e propri strumenti strategici per governare la complessità e la trasformazione sostenibile. Ovvero possono tradursi in nuove forme di competitività.

In un contesto di mercato in cui il valore delle imprese è sempre più legato alla fiducia e alla trasparenza, le imprese capaci di sviluppare una corporate governance e accountability inclusive, solide e responsabili potranno disporre di un vantaggio competitivo he si traduce in fiducia nei confrtonti di tutti gli stakeholder.


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